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Nurofen Compresse 200 Mg Ibuprofene 24 compresse rivestite

Produttore: RECKITT BENCKISER H.(IT.) SpA
Codice articolo: 025634041
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Nurofen Compresse cos'è

Nurofen Compresse 200 Mg è un farmaco antinfiammatorio impiegato nel trattamento di dolori di varia natura e come coadiuvante nel trattamento dei sintomi di febbre e influenza.

Indicazioni Terapeutiche Nurofen

Nurofen Compresse 200 Mg è un farmaco da banco,  impiegato nel trattamento di dolori di varia natura, quali mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori muscolari e osteoarticolari, dolori mestruali e utilizzato come coadiuvante nel trattamento dei sintomi di febbre e influenza. Nurofen è indicato per adulti e adolescenti al di sopra dei 12 anni.

Dosaggio e Posologia Nurofen 200

Assumere Nurofen 200 Mg seguendo attentamente le indicazioni contenute in questo foglio o le istruzioni del medico o del farmacista. In caso di dubbi consultare il proprio medico o il farmacista.

Dosi raccomandate:

  • Adulti e Adolescenti al di sopra dei 12 anni: 1 – 2 compresse per 2 o 3 volte al giorno con un intervallo tra le dosi non inferiore alle 4 ore. Non superare la dose di 6 compresse (equivalenti a 1200 Mg) in un arco di 24 ore.
  • Anziani: non si richiedono modificazioni dello schema posologico.
  • Non somministrare Nurofen 200 Mg ai bambini al di sotto dei 12 anni.

Nurofen Compresse 200 Mg va utilizzato solo per un trattamento di breve durata. Eventuali effetti indesiderati possono essere minimizzati con la somministrazione della minima dose efficace per una durata del trattamento che sia il più breve possibile, da svolgere esclusivamente nel periodo di tempo necessario a contenere i sintomi.

Se i sintomi persistono o si aggravano dopo un breve periodo di trattamento, se il medicinale si ritiene necessario per più di 3 giorni negli adolescenti o nel caso di peggioramento della sintomatologia, è necessario consultare il medico.

Medicinale per uso orale. Si sconsiglia l’assunzione a stomaco pieno in pazienti affetti da problematiche di sensibilità gastrica.

Sovradosaggio

Nel caso di assunzione di un dosaggio eccessivo – sovradosaggio – di ibuprofene possono insorgere sintomi quali: nausea, vomito, mal di pancia, stato di sonno profondo associato a ridotta risposta ai normali stimoli (letargia), sonnolenza, mal di testa, vertigini, ronzio nelle orecchie o tinnito, convulsioni e perdita di coscienza.

Tali sintomi possono insorgere entro 4 o 6 ore dall’assunzione di ibuprofene.

Tra gli effetti indesiderati meno comuni possono manifestarsi: movimenti incontrollati degli occhi (nistagmo), aumento degli acidi nel sangue (acidosi metabolica), ipotermia, effetti a danno del rene, profonda perdita di coscienza o coma, apnea, diarrea, depressione del Sistema Nervoso Centrale e del Sistema Respiratorio, disorientamento, stato di eccitazione, svenimento, ipotensione, bradicardia o tachicardia.

In caso di assunzione di dosi molto elevate di ibuprofene possono insorgere danni a carico dei reni e del fegato. In caso di assunzione eccessiva accidentale di Nurofen avvertire immediatamente il medico o rivolgersi all’ospedale più vicino.

Controindicazioni del Nurofen Compresse

Non assumere Nurofen in caso di:

  • Allergia all’ibuprofene o a qualsiasi altro componente di questo farmaco;
  • Manifestazioni passate di reazioni allergiche come difficoltà respiratorie (broncospasmo, asma), rinite, gonfiore a viso, labbra e gola (angioedema) o orticaria in seguito all’assunzione di ibuprofene, acido acetilsalicilico o di altri Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS);
  • Incidenza di gravi malattie ai reni o al fegato (insufficienza renale o epatica);
  • Incidenza di gravi malattie del cuore (insufficienza cardiaca grave);
  • Insorgenza di sanguinamento o perforazione dello stomaco in seguito a precedenti trattamenti a base di FANS;
  • Incidenza di ulcere gastriche/duodenali (ulcere peptiche) o di emorragie in corso o ricorrenti per almeno due episodi distinti;
  • Stato di gravidanza nel periodo dell’ultimo trimestre;
  • Bambini con età inferiore ai 12 anni.

Nurofen Compresse in Gravidanza e allattamento

  • Gravidanza: se è in corso, è sospetta o si sta pianificando una gravidanza o in caso di allattamento al seno consultare il medico o il farmacista prima di assumere il medicinale. Non assumere Nurofen negli ultimi 3 mesi di gravidanza, in quanto può causare problemi al bambino e durante il parto. Evitare l’uso del farmaco nei primi 6 mesi di gravidanza; ove strettamente necessario assumere il dosaggio minimo e per il più breve tempo possibile
  • Allattamento: Nurofen passa in piccole quantità nel latte materno. Assumerlo durante l’allattamento per brevi periodi di tempo e solo nelle dosi consigliate.
  • Fertilità: Nurofen può avere effetti sull’ovulazione che scompaiono all’interruzione del trattamento. Evitare l’assunzione se si sta pianificando una gravidanza.

Nurofen: Avvertenze speciali

Consultare il medico o il farmacista prima di assumere

Nurofen in caso di:

  • Utilizzo contingente di altri farmaci per il trattamento del dolore, per stati febbrili o infiammatori (antinfiammatori non-steroidei, FANS, inibitori della COX-2);
  • Persone anziane o affette da disturbi allo stomaco e all’intestino (storia di ulcera), soprattutto se aggravati da sanguinamento o perforazione, in quanto questi sintomi potrebbero subire un aggravamento. In tali casi, il medico consiglierà di avviare il trattamento con un dosaggio minimo anche nell’eventualità di una concomitanza con l’uso di altri medicinali protettivi dello stomaco (misoprostolo o inibitori di pompa protonica). Queste avvertenze sono valide anche nel caso di assunzione di bassi dosaggi di aspirina o altri farmaci che potrebbero aumentare il rischio di malattie allo stomaco e all’intestino. Durante il trattamento con i FANS, in qualsiasi momento e con o senza sintomi o storia di gravi danni gastrointestinali, si possono verificare sanguinamento, ulcerazione e perforazione di stomaco e intestino, in alcuni casi anche fatali. Informare il medico in caso di qualsiasi sintomo gastrointestinale non comune, soprattutto sanguinamento gastrointestinale e in particolare nelle prime fasi del trattamento. Nel caso di sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale, sospendere l’assunzione di Nurofen e contattare il medico;
  • Patologie, presenti o passate, infiammatorie dell’intestino (colite ulcerosa, morbo di Crohn);
  • Assunzione di medicinali che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento o farmaci impiegati nel trattamento di infiammazioni o patologie del sistema immunitario (corticosteroidi orali), anticoagulanti (Warfarin), farmaci con possibili effetti antiaggreganti (Aspirina), farmaci impiegati nel trattamento della depressione (inibitori selettivi del reuptake della serotonina);
  • Pressione alta e/o insufficienza cardiaca grave, che in associazione a terapie con FANS potrebbero dare luogo a ritenzione idrica, gonfiore e pressione alta;
  • Ridotta funzionalità di fegato e reni, che in associazione ad un uso abituale di analgesici come il Nurofen può condurre a gravi danni renali permanenti e a possibile insorgenza di insufficienza renale. In questo caso il medico raccomanderà di effettuare delle analisi regolari da effettuare durante il trattamento;
  • Reazioni cutanee come dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica. In caso di comparsa di tali sintomi o di qualsiasi segno di ipersensibilità e lesioni della mucosa, interrompere immediatamente il trattamento e consultare il medico;
  • Asma e reazioni allergiche, in quanto Nurofen potrebbe dare luogo a difficoltà respiratorie e mancanza di respiro;
  • Problemi di coagulazione;
  • Malattia cronica di tipo autoimmune che causa disturbi in varie parti del corpo e in particolare alla pelle (lupus eritematoso sistemico) o malattia mista del connettivo, che in concomitanza con l’assunzione di Nurofen potrebbe aumentare il rischio di meningite asettica. I farmaci antinfiammatori e analgesici come l’ibuprofene, specialmente se assunti in dosi elevate, potrebbero condurre a un lieve aumento del rischio di attacco cardiaco o ictus: si raccomanda quindi di non superare il dosaggio raccomandato o la durata del trattamento.

Prima di assumere Nurofen, consultare il medico o il farmacista in caso di:

  • Problemi cardiaci come attacco cardiaco, angina o storia di attacchi cardiaci, intervento di bypass coronarico, malattia arteriosa periferica con scarsa circolazione alle gambe o ai piedi a causa di restringimento o ostruzione delle arterie, ictus di varia natura, “mini-ictus”, attacco ischemico transitorio;
  • Pressione alta, diabete, colesterolo alto, storia familiare di malattie cardiache o ictus; · Se si è un fumatore.

Nurofen Bambini e Adolescenti:

Non somministrare Nurofen a bambini al di sotto dei 12 anni.
Somministrare con cautela negli adolescenti tra i 12 e i 18 anni che siano in stato di disidratazione, in quanto potrebbe insorgere un rischio di alterazione della funzionalità renale.

Nurofen in associazione ad altri medicinali:

Informare il medico o il farmacista nel caso di un utilizzo recente o concomitante o anche dell’intenzione di assumere altri medicinali di qualsiasi natura, in quanto Nurofen può inficiare o essere inficiato da altri medicinali. Avvisare il medico se si stanno assumendo in particolare:

  • Altri farmaci impiegati per il trattamento del dolore e degli stati febbrili o/o infiammatori, come antinfiammatori non-steroidei, FANS, acido salicilico, inibitori della COX-2, che potrebbero aumentare il rischio di eventuali effetti collaterali;
  • Farmaci corticosteroidi, impiegati nel trattamento di infiammazioni o malattie del sistema immunitario;
  • Farmaci impiegati nel trattamento di infezioni causate da batteri, come gli antibiotici chinolonici;
  • Medicinali anticoagulanti come aspirina/acido acetilsalicilico, warfarin, ticlopidina; · Farmaci impiegati per il trattamento della depressione, come gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina;
  • Zidovudina, un medicinale utilizzato per trattare l’AIDS;
  • Farmaci che modulano la risposta immunitaria (tacrolimus e ciclosporina);
  • Metrotressato, medicinale impiegato nella cura di cancro e reumatismi;
  • Litio, medicinale utilizzato per le malattie mentali;
  • Mifepristone, impiegato nell’interruzione della gravidanza, ed evitare l’assunzione di FANS anche per gli 8-12 giorni successivi;
  • Farmaci utilizzati per ridurre la pressione alta (ACE-inibitori come captopril, betabloccanti come atenolo, antagonisti dell’angiotensina II come losartan) e diuretici;
  • Farmaci impiegati nel trattamento di malattie cardiache, come glicosidi cardiaci.

Nurofen in associazione a cibi e bevande:

Assumere Nurofen a stomaco pieno se si è affetti da disturbi allo stomaco.

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari: Se assunto per trattamenti di breve durata, Nurofen non altera o comunque altera in maniera trascurabile la capacità di guidare veicoli o di utilizzare macchinari.

Nurofen Compresse rivestite 200 Mg contiene:

  • Saccarosio: consultare il medico se è stata precedentemente diagnosticata un’intolleranza ad alcuni zuccheri;
  • Sodio in minima quantità: 23 Mg, meno di 1 mmol per compressa.

Tabella effetti indesiderati Nurofen

 Per la frequenza dell’insorgenza degli effetti indesiderati, vengono utilizzate le seguenti espressioni: Molto comune (1/10) Comune (1/100, <1/10) Non comune (1/1000, <1/100) Raro (1/10.000, <1/1000) Molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione Avversa
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto Raro Disordini ematopoietici¹
Disturbi del sistema immunitario Non comune Reazioni di ipersensibilità che includono urticaria e prurito ¹
Molto Raro Gravi reazioni di ipersensibilità che includono gonfiore del volto, della lingua e della gola, dispnea, tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave) ²
Patologie del sistema nervoso Non comune Mal di testa, vertigini
Molto raro Meningite asettica ³
Patologie dell’occhio Molto Raro Disturbi visivi
Patologie cardiache Molto raro Insufficienza cardiaca ed edema 4
Patologie vascolari Molto raro Ipertensione 4
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non nota Reattività del tratto respiratorio che comprende asma, peggioramento dell’asma, broncospasmo o dispnea
Patologie gastrointestinali Non comune Dispepsia, dolori addominali e nausea 5
Raro Diarrea, flatulenza, stitichezza e vomito
Molto raro Ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinali, melena, ematemesi 6, Stomatiti ulcerative, gastrite
Non nota Esacerbazione di colite e morbo di Crohn 7
Patologie epatobiliari Molto raro Disordini epatici, specialmente a seguito di trattamenti a lungo termine
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Eruzioni cutanee²
Molto raro l'eritema multiforme, reazioni bollose incluse sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica. ²
Non nota Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS)
Patologie renali e urinarie Molto raro Insufficienza renale acuta 8
Esami diagnostici Molto raro Diminuzione del livello di emoglobina nel sangue

 

Eccipienti

200 mg compresse rivestite. Croscarmellosa sodica, sodio laurilsolfato, sodio citrato, acido stearico, silice colloidale anidra, carmellosasodica , talco, gomma arabica nebulizzato essiccato, saccarosio , titanio biossido, macrogol 6000, inchiostro (gomma lacca, ossido di ferronero E172, glicole propilenico E1520). 400 mg compresse rivestite Croscarmellosa sodica , sodio laurilsolfato, sodio citrato, acido stearico, silice colloidale anidra, carmellosa sodica , talco, gomma arabica nebulizzato essiccato, saccarosio, titanio biossido, macrogol 6000, inchiostro (gomma lacca, ossido di ferro rosso (E 172), glicole propilenico (E1520), ammonio idrossido (E527), simeticone).

Indicazioni

Dolori di varia natura: mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolorimuscolari e osteoarticolari, dolori mestruali. Coadiuvante nel trattamento sintomatico degli stati febbrili e influenzali. Il medicinale è indicato negli adulti e negli adolescenti al di sopra dei 12 anni

Controindicazioni - Effetti secondari

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli Eccipienti. Pazienti che hanno manifestato in precedenza reazioni di ipersensibilità (es. broncospasmo, asma, riniti, angioedema od orticaria) conseguenti all'impiego di ibuprofene, acido acetilsalicilico, o di altri prodotti antinfiammatori non steroidei (FANS). Pazienti con grave insufficienza epatica o renale. Insufficienza cardiaca severa (IV classe NYHA); pazienti con storia di emorragia o perforazione gastrointestinale, correlati a precedenti terapie con FANS. Pazienti con ricorrenti ulcere peptiche/emorragie in atto o pregresse (due o più distinti episodi di provata ulcerazione o sanguinamento). Durante l'ultimo trimestre di gravidanza. Bambini al di sotto dei 12 anni.

Posologia

Posologia. Solo per un breve periodo di trattamento. Gli Effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile necessaria per controllare i sintomi. Se la sintomatologia persiste o peggiora dopo un breve periodo di trattamento, consultare il medico. Nel caso l'uso del medicinale sia necessario per più di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il medico. 200 mg compresse rivestite. Popolazione pediatrica: non somministrare ai bambini di età inferiore ai 12 anni. Adulti e adolescentioltre i 12 anni: 1-2 compresse, 2-3 volte al giorno. L'intervallo tra le dosi non deve essere inferiore alle 4 ore. Non superare la dose di1200 mg (6 compresse) nelle 24 ore. Anziani: non sono richieste modificazioni dello schema posologico. 400 mg compresse rivestite. Popolazione pediatrica: non somministrare ai bambini di età inferiore ai 12 anni. Adulti e adolescenti oltre i 12 anni. Una compressa 2- 3 volte algiorno. L'intervallo tra le dosi non deve essere inferiore alle 4 ore. Non superare la dose di 1200 mg (3 compresse) nelle 24 ore. Anziani:non sono richieste modifiche dello schema posologico. Modo di somministrazione Uso orale Si consiglia ai pazienti con problemi di sensibilità gastrica di assumere il medicinale a stomaco pieno.

Conservazione

400 mg compresse rivestite: conservare ad una temperatura non superiore ai 30 gradi C.

Avvertenza

è necessaria cautela in pazienti con difetti della coagulazione Gli Effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere i rischi gastrointestinali e cardiovascolari di seguito). Anziani. I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza delle reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Popolazione pediatrica: negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalità renale. Patologie respiratorie: in pazienti con asma bronchiale o malattie allergiche in atto o pregresse può insorgere broncospasmo. Altri FANS: l'uso del medicinale deve essere evitato in concomitanza di altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2. LES e malattia mista del connettivo. Lupus eritematoso sistemico e con malattia mista del connettivo per aumentato rischio di meningite asettica; effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: cautela è richiesta (discutere con il proprio medico o farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poichè in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), può essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. <= 1200 mg/die) siano associate a un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (II-III classe NYHA), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione e si devono evitare dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considerazione deve essere esercitata anche prima di iniziare il trattamento a lungo termine per i pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (2400 mg/die) di ibuprofene. Funzionalità epatica o renale: insufficienza renale, in quanto la funzionalità renale può essere compromessa. In generale, l'uso abituale di analgesici, soprattutto delle associazioni di diversi Principi attivi analgesici, può portare a lesioni renali permanenti con rischio d'insorgenza d'insufficienza renale (nefropatia da analgesici); disfunzioni epatiche. Particolare cautela deve essere adottata nel trattamento dei pazienti con funzionalità epatica o renale ridotta. In tali pazienti è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio, specialmente in caso di trattamento prolungato. Fertilità femminile compromessa: la somministrazione del medicinale dovrebbe essere evitata nelle donne che pianificano una gravidanza. Sicurezza gastrointestinale : i FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichè tali condizioni possono essere esacerbate. Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS.Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti ed anche per pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata aipazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali,anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono il medicinale, il trattamento deve essere sospeso. Reazioni cutanee: gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Nurofen deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno d'ipersensibilità. Altro: durante trattamenti prolungati con prodotti medicinali analgesici a dosi superiori a quelle indicate può insorgere mal di testa che non deve essere trattato con dosi maggiori del prodotto. Informazioni importanti su alcuni Eccipienti Nurofen contiene saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari d'intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Compresse rivestite da 200 mg contiene sodio: questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23mg) di sodio per compressa (17,34 mg), cioè essenzialmente 'senza sodio' e poco più di 1 mmol (23 mg) di sodio ogni 2 compresse (34,68 mg), equivalente all'1,73% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Compresse rivestite da 400 mg contiene sodio: questo medicinale contiene 34,69 mg di sodio per compressa, equivalente all'1,73% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

Interazioni

L'ibuprofene dovrebbe essere evitato in associazione con Acido acetilsalicilico: la somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non è generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di Effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene può inibire competitivamente l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti l'estrapolazione di questi dati alla situazione clinica, non si può escludere la possibilità che l'uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante è considerato probabile in seguito a un uso occasionale di ibuprofene. Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2: l'uso concomitante di due o più FANS deve essere evitato in quanto possono far aumentare il rischio di reazioni avverse a carico del tratto gastrointestinale. L'ibuprofene (come altri FANS) deve essere utilizzato con cautela in associazione con corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale. Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin. Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina(SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale. Antipertensivi (ACE inibitori e Antagonisti dell'angiotensina II) e diuretici:i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste Interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono un coxib (come NUROFEN) in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante e successivamente a intervalli regolari. I diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicità dei FANS. Glicosidi cardiaci: i FANS possono peggiorare l'insufficienza cardiaca, ridurre il VGF (velocità di filtrazione glomerulare) e aumentare i livelli plasmatici di glicosidi. Litio. Esistono dimostrazioni della possibilità di un potenziale aumento dei livelli di litio nel sangue, con possibilità di raggiungimento della soglia tossica. Qualora tale associazione sia necessaria, monitorare la litiemia allo scopo di adattare la Posologia del litio durante il trattamento contemporaneo con ibuprofene. Metotrexato. Esistono dimostrazioni della possibilità di un aumento dei livelli plasmatici di metotrexato. Ciclosporine: aumentano il rischio di nefrotossicità. Mifepristone: i FANS non devono essere assunti per 8-12 giorni dopo la somministrazione di Mifepristone in quanto i FANS possono ridurre gli effetti del Mifepristone. Tacrolimus: possibile aumento del rischio di nefrotossicità quando i FANS vengono somministrati con Tacrolimus. Zidovudina: aumentato rischio di tossicità ematologica quando i FANS vengono somministrati con Zidovudina. Esistono dimostrazioni di aumentato rischio di emartrosi ed ematoma in pazienti emofilici sieropositivi per l'HIV se trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene. Antibiotici chinolonici: dati provenienti dagli studi animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un rischio aumentato di sviluppare convulsioni.

Effetti indesiderati

L'elenco dei seguenti Effetti indesiderati comprende gli Effetti indesiderati che sono stati osservati durante il trattamento con ibuprofene a dosaggi da automedicazione (fino a un massimo di 1200mg al giorno). In caso di condizioni croniche durante un trattamento a lungo termine si possono manifestare ulteriori Effetti indesiderati. Gli Effetti indesiderati associati con la somministrazione di ibuprofene sono elencati a seguire secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza. Per la frequenza dell'insorgenza degli Effetti indesiderati, vengono utilizzate le seguenti espressioni: Molto comune (>= 1/10) Comune (>= 1/100, <1/10) Non comune (>= 1/1000, <1/100) Raro (>= 1/10.000, <1/1000) Molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli Effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravità. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: disordini ematopoietici. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni d'ipersensibilità che includono urticaria e prurito; molto raro: gravi reazioni di ipersensibilità che includono gonfiore del volto, della lingua e della gola, dispnea, tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave). Patologie del sistema nervoso. Non comune: mal di testa, vertigini; molto raro: meningite asettica. Patologie dell'occhio. Molto raro: disturbi visivi. Patologie cardiache. Molto raro: insufficienza cardiaca ed edema. Patologievascolari. Molto raro: ipertensione. Patologie respiratorie, toracichee mediastiniche. Non nota: reattività del tratto respiratorio che comprende asma, peggioramento dell'asma, broncospasmo o dispnea. Patologie gastrointestinali. Non comune: dispepsia, dolori addominali e nausea; raro: diarrea, flatulenza, stitichezza e vomito; molto raro: ulcerepeptiche, perforazione o emorragia gastrointestinali, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, gastrite; non nota: esacerbazione di colite emorbo di crohn. Patologie epatobiliari. Molto raro: disordini epatici, specialmente a seguito di trattamenti a lungo termine. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzioni cutanee; molto raro: l'eritema multiforme, reazioni bollose incluse sindrome di stevens-johnson e necrolisi tossica epidermica; non nota: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome dress). Patologie renali e urinarie. Molto raro: insufficienza renale acuta. Esami diagnostici. Molto raro: diminuzione del livello di emoglobina nel sangue. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/ content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza. L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può colpire negativamente la gestante e/o lo sviluppo embrio/fetale. Dati ottenuti da studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto, malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine durante il primo periodo di gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'ibuprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se usato da donne in procinto di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere rispettivamente la più bassa e il più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale che può progredire a insufficienza renale con oligoidroamniosi; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultante in travaglio ritardato o prolungato. Conseguentemente, l'ibuprofene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento L'ibuprofene e i suoi metaboliti possono passare in basse concentrazioni nel latte materno. Nessun effetto pericoloso per i neonati è ad oggi conosciuto, quindi per trattamenti brevi con la dose raccomandata per dolore e febbre, l'interruzione dell'allattamento non è generalmente necessaria. Fertilità. Ci sono dimostrazioni che i prodotti medicinali che inibiscono la sintesi di ciclossigenasi/prostaglandine possono causare un indebolimento della fertilità femminile per effetto sull'ovulazione. Questo effetto è reversibile dopo interruzione del trattamento.La somministrazione del medicinale dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.

Formato

24 compresse rivestite

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