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Marco Viti Paracetamolo 20 Compresse 500mg

Produttore: MARCO VITI FARMACEUTICI SpA
Codice articolo: 039895014
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Indicazioni terapeutiche del paracetamolo 500 mg

Paracetamolo Marco Viti 500 mg è indicato come antipiretico per il trattamento sintomatico di affezioni febbrili quali influenza, malattie esantematiche e affezioni acute del tratto respiratorio. Come analgesico, è efficace nel trattamento di cefalee, nevralgie, mialgie e altre manifestazioni dolorose di media entità di varia origine. La sua formulazione in compresse permette un dosaggio semplice e preciso, adatto ad adulti e adolescenti in base al peso corporeo.

Posologia e dosaggio di Paracetamolo Marco Viti 500 mg

La posologia varia in funzione del peso corporeo e dell’età. Per bambini da 26 a 40 kg (circa 8-13 anni) si consiglia 1 compressa ogni 6 ore, senza superare 4 somministrazioni al giorno. Ragazzi da 41 a 50 kg (12-15 anni) e sopra 50 kg (oltre 15 anni) assumono 1 compressa ogni 4 ore, fino a 6 volte al giorno. Gli adulti seguono lo stesso schema dei ragazzi più pesanti. Nei casi di forte dolore o febbre alta si possono assumere 2 compresse ogni 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni giornaliere. Per insufficienza renale grave, l’intervallo minimo è di 8 ore.

Ingredienti ed eccipienti

Ogni compressa contiene 500 mg di paracetamolo. Gli eccipienti sono magnesio stearato, amido di mais e povidone, che assicurano la stabilità e la corretta consistenza del farmaco facilitandone l’assorbimento e la somministrazione orale.

Controindicazioni ed effetti indesiderati

Paracetamolo Marco Viti è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Può causare effetti indesiderati rari come reazioni allergiche cutanee, anemia, vertigini, disturbi gastrointestinali, alterazioni della funzionalità epatica, eruzioni cutanee gravi e insufficienza renale. È importante interrompere il trattamento e consultare un medico in caso di reazioni avverse.

Interazioni farmacologiche e precauzioni

Il paracetamolo può interagire con farmaci che influenzano lo svuotamento gastrico, con colestiramina che ne riduce l’assorbimento, con cloramfenicolo, anticoagulanti orali e induttori enzimatici epatici come rifampicina o fenobarbital. Il monitoraggio dei valori ematici è necessario durante terapie concomitanti. Evitare l’assunzione di altri prodotti contenenti paracetamolo per non incorrere in sovradosaggi.

Sovradosaggio e trattamento d’urgenza

In caso di sovradosaggio, i sintomi includono anoressia, nausea, vomito e grave danno epatico con rischio di insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica e coma. Il trattamento urgente prevede lo svuotamento gastrico precoce e somministrazione tempestiva di N-acetilcisteina come antidoto per prevenire danni irreversibili.

Perché scegliere Paracetamolo Marco Viti 500 mg

Paracetamolo Marco Viti è una soluzione affidabile per il trattamento di dolore e febbre, indicata per adulti e bambini oltre gli 8 anni con peso superiore a 26 kg. Offre un dosaggio preciso, facilità d’uso e un profilo di sicurezza consolidato, rendendolo un prodotto di riferimento nelle terapie sintomatiche.

Domande frequenti su Paracetamolo Marco Viti 500 mg

Posso usare Paracetamolo Marco Viti durante la gravidanza?

Sì, può essere utilizzato sotto controllo medico e per brevi periodi, sempre alla dose minima efficace.

Quanto dura l’effetto del paracetamolo?

L’effetto analgesico e antipiretico dura circa 4-6 ore, variando da persona a persona.

Quali sono i sintomi da sovradosaggio?

Nausea, vomito, anoressia, danno epatico grave e insufficienza renale. Consultare immediatamente un medico in caso di sospetto sovradosaggio.

È adatto per bambini?

Indicato per bambini di peso superiore a 26 kg e età superiore agli 8 anni con dosaggio adeguato.

Ci sono interazioni importanti?

Può interagire con anticoagulanti, induttori enzimatici e altri farmaci. Consultare il medico prima dell’uso concomitante.

Ingredienti principali

Paracetamolo, magnesio stearato, amido di mais, povidone.

Avvertenze

Non superare la dose consigliata. Consultare il medico in caso di reazioni allergiche o persistenza dei sintomi oltre 3 giorni. Usare con cautela in caso di insufficienza epatica o renale. Tenere fuori dalla portata dei bambini.

Curiosità ed informazioni aggiuntive su Paracetamolo Marco Viti 500 mg

Paracetamolo Marco Viti 500 mg è un farmaco ampiamente utilizzato per il controllo di febbre e dolore grazie alla sua efficacia e sicurezza. La sua azione analgesica e antipiretica si basa sull’inibizione della sintesi delle prostaglandine a livello centrale, senza effetti irritativi a livello gastrico, rendendolo adatto anche a persone con stomaco sensibile. La posologia differenziata in base al peso permette un utilizzo corretto e sicuro sia in bambini che in adulti. Gli studi clinici dimostrano una buona tollerabilità e una bassa incidenza di effetti collaterali, purché usato secondo le indicazioni. È fondamentale evitare sovradosaggi, che possono causare gravi danni epatici. La presenza di eccipienti come il magnesio stearato e l’amido di mais assicura una buona stabilità del prodotto e ne facilita l’assorbimento. Paracetamolo Marco Viti è quindi una scelta affidabile per il trattamento sintomatico di molte condizioni dolorose e febbrili.

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Principi attivi

Ogni compressa contiene: principio attivo: paracetamolo 500 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti

Magnesio stearato, amido di mais, povidone.

Indicazioni terapeutiche

Come antipiretico: trattamento sintomatico di affezioni febbrili quali l’influenza, le malattie esantematiche, le affezioni acute del tratto respiratorio, ecc. Come analgesico: cefalee, nevralgie, mialgie ed altre manifestazioni dolorose di media entità, di varia origine.

Controindicazioni/Effetti indesiderati

Ipersensibilità al paracetamolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Per i bambini è indispensabile rispettare la posologia definita in funzione del loro peso corporeo, e quindi scegliere la formulazione adatta. Le età approssimate in funzione del peso corporeo sono indicate a titolo di informazione. Negli adulti, la posologia massima per via orale è di 3000 mg di paracetamolo al giorno (vedere paragrafo 4.9). I medico deve valutare la necessità di trattamenti per oltre 3 giorni consecutivi. Lo schema posologico di Paracetamolo Marco Viti in rapporto al peso è il seguente: Bambini di peso compreso tra 26 e 40 kg (approssimativamente tra gli 8 ed i 13 anni): 1 compressa alla volta, da ripetere se necessario dopo 6 ore, senza superare le 4 somministrazioni al giorno. Ragazzi di peso compreso tra 41 e 50 kg (approssimativamente tra i 12 e i 15 anni): 1 compressa alla volta, da ripetere se necessario dopo 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni al giorno. Ragazzi di peso superiore a 50 kg (approssimativamente sopra i 15 anni): 1 compressa alla volta, da ripetere se necessario dopo 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni al giorno. Adulti: 1 compressa alla volta, da ripetere se necessario dopo 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni al giorno. Nel caso di forti dolori o febbre alta, 2 compresse da 500 mg da ripetere se necessario dopo non meno di 4 ore. Insufficienza renale In caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), l’intervallo tra le somministrazioni deve essere di almeno 8 ore.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Nei rari casi di reazioni allergiche, la somministrazione deve essere sospesa e deve essere istituito un idoneo trattamento. Usare con cautela in caso di alcolismo cronico, eccessiva assunzione di alcool (3 o più bevande alcoliche al giorno), anoressia, bulimia o cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico) disidratazione, ipovolemia. Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh > 9), insufficienza epatica grave, epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica, carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anemia emolitica. Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi, perciò la somministrazione nei soggetti con insufficienza renale deve essere effettuata solo se effettivamente necessaria e sotto il diretto controllo medico. In caso di uso protratto è consigliabile monitorare la funzione epatica e renale e la crasi ematica. Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Vedere anche il paragrafo 4.5.

Interazioni

L’assorbimento per via orale del paracetamolo dipende dalla velocità dello svuotamento gastrico. Pertanto, la somministrazione concomitante di farmaci che rallentano (ad es. anticolinergici, oppioidi) o aumentano (ad es. procinetici) la velocità dello svuotamento gastrico può determinare rispettivamente una diminuzione o un aumento della biodisponibilità del prodotto. La somministrazione concomitante di colestiramina riduce l’assorbimento del paracetamolo. L’assunzione contemporanea di paracetamolo e cloramfenicolo può indurre un aumento dell’emivita del cloramfenicolo, con il rischio di elevarne la tossicità. L’uso concomitante di paracetamolo con anticoagulanti orali può indurre leggere variazioni nei valori di INR. In questi casi deve essere condotto un monitoraggio più frequente dei valori di INR durante l’uso concomitante e dopo la sua interruzione. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Lo stesso vale nei casi di etilismo e nei pazienti trattati con zidovudina. La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione dell’uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del paracetamolo organizzati secondo la classificazione sistemica e organica MedRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.

Patologie del sistema emolinfopoietico Trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi
Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità (orticaria, edema della laringe, angioedema, shock anafilattico)
Patologie del sistema nervoso Vertigini
Patologie gastrointestinali Reazione gastrointestinale
Patologie epatobiliari Funzionalità epatica anormale, epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson, necrolisi epidermica, eruzione cutanea
Patologie renali ed urinarie Insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria

Sono stati segnalati casi molto rari di reazioni cutanee gravi. Segnalazione degli effetti indesiderati Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio si rivolga al medico o al farmacista. Può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa. Segnalando gli effetti indesiderati può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Sovradosaggio

Esiste il rischio di intossicazione, specialmente nei pazienti con malattie epatiche, in caso di alcolismo cronico, nei pazienti affetti da malnutrizione cronica, e nei pazienti che ricevano induttori enzimatici. In questi casi il sovradosaggio può essere fatale. Sintomi In caso di assunzione accidentale di dosi molto elevate di paracetamolo, l’intossicazione acuta si manifesta con anoressia, nausea e vomito seguiti da profondo decadimento delle condizioni generali; tali sintomi compaiono in genere entro le prime 24 ore. In caso di sovradosaggio, il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile, con conseguente insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia, che possono portare al coma e alla morte. Simultaneamente vengono osservati un incremento dei livelli di transaminasi epatiche, lattico-deidrogenasi, e bilirubinemia, ed una riduzione dei livelli di protrombina, che possono manifestarsi nelle 12 - 48 ore successive all’ingestione. Trattamento I provvedimenti da adottare consistono nello svuotamento gastrico precoce e nel ricovero ospedaliero per le cure del caso, mediante somministrazione, il più precocemente possibile, di N-acetilcisteina come antidoto: la posologia è di 150 mg/kg e.v. in soluzione glucosata in 15 minuti, poi 50 mg/kg nelle 4 ore successive e 100 mg/kg nelle 16 ore successive, per un totale di 300 mg/kg in 20 ore.

Gravidanza e allattamento

Nonostante studi clinici in pazienti gravide o in allattamento non abbiano evidenziato particolari controindicazioni all’uso del paracetamolo né provocato effetti indesiderati a carico della madre o del bambino, si consiglia di somministrare il prodotto solo in casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile.

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