Calprotectina Alta: Significato, Tumore, Raccolta Feci e Cosa Evitare
La calprotectina fecale è una proteina presente nei granulociti neutrofili, cellule coinvolte nei processi infiammatori. Quando i valori risultano più alti del normale, il corpo sta segnalando una infiammazione intestinale in corso. In questo articolo analizziamo nel dettaglio:
- Cosa vuol dire avere la calprotectina alta
- Quando la calprotectina può indicare un tumore
- Come fare la raccolta delle feci per il test
- Quali alimenti evitare con calprotectina elevata
Cosa vuol dire avere la calprotectina alta?
Valori elevati di calprotectina nelle feci sono spesso collegati a una condizione di infiammazione intestinale. Questo parametro è molto utile perché consente di distinguere tra disturbi di origine organica e disturbi di tipo funzionale (come la sindrome dell’intestino irritabile).
Tra le cause più frequenti troviamo:
- Morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa (malattie infiammatorie croniche intestinali);
- Infezioni batteriche o virali intestinali;
- Uso di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS);
- Condizioni temporanee di irritazione intestinale.
Quando la calprotectina indica tumore?
Una domanda molto comune è se la calprotectina alta possa essere segno di tumore al colon o ad altre parti dell’intestino. È importante chiarire: la calprotectina non è un marcatore tumorale specifico.
Tuttavia, livelli particolarmente elevati possono destare sospetto e richiedere ulteriori accertamenti, soprattutto se accompagnati da:
- Presenza di sangue nelle feci;
- Perdita di peso non spiegata;
- Dolori addominali persistenti;
- Anemia o affaticamento inspiegabile.
In questi casi il medico può prescrivere esami più approfonditi come colonscopia, biopsie e analisi del sangue. La calprotectina, dunque, è un campanello d’allarme ma non una diagnosi definitiva.
Come si fa la raccolta delle feci per calprotectina?
Per ottenere risultati affidabili è fondamentale eseguire la raccolta delle feci correttamente. Ecco i passaggi da seguire:
- Procurarsi un contenitore sterile per la raccolta delle feci, disponibile in farmacia o fornito dal laboratorio;
- Raccogliere un piccolo campione di feci evitando contaminazioni con urina o acqua;
- Chiudere bene il contenitore e consegnarlo al laboratorio entro poche ore;
- Se il campione non può essere consegnato subito, conservarlo in frigorifero per un massimo di 24 ore.
Una raccolta corretta è essenziale per evitare risultati falsati e garantire un’analisi attendibile.
Cosa non mangiare con la calprotectina alta?
L’alimentazione ha un impatto diretto sull’infiammazione intestinale. In presenza di valori elevati è utile seguire una dieta leggera e bilanciata, evitando cibi che possono peggiorare la situazione. Tra gli alimenti da limitare o escludere troviamo:
- Cibi troppo grassi e fritti;
- Alcolici e bevande gassate;
- Spezie piccanti e condimenti aggressivi;
- Alimenti molto ricchi di zuccheri semplici (dolci industriali, snack);
- Latte e derivati se causano intolleranza o fastidi intestinali.
- I valori della calprotectina e il loro significato clinico
- Il rapporto tra calprotectina e tumore
- Quanto costa il test e come prepararsi
- Quando e come raccogliere le feci
- Cosa fare in caso di calprotectina alta o altissima
- Il legame tra calprotectina alta e stress
Valori della calprotectina: come interpretarli
I valori della calprotectina fecale vengono misurati in microgrammi per grammo di feci (µg/g). I range di riferimento possono variare leggermente in base al laboratorio, ma in generale si considerano:
- < 50 µg/g: valori normali, nessuna infiammazione significativa;
- 50 – 200 µg/g: possibile infiammazione lieve o transitoria;
- > 200 µg/g: forte sospetto di patologia infiammatoria intestinale (Crohn, rettocolite ulcerosa).
Quando la calprotectina è altissima (oltre 500 µg/g), il medico richiede quasi sempre ulteriori esami come la colonscopia per escludere cause gravi.
Calprotectina e tumore: quando preoccuparsi?
Molti pazienti si chiedono se valori elevati possano indicare un tumore al colon. È importante chiarire che la calprotectina non è un marcatore tumorale specifico. Tuttavia, livelli molto alti associati a sintomi come:
- Sangue visibile o occulto nelle feci;
- Dolori addominali persistenti;
- Perdita di peso improvvisa;
- Anemia inspiegabile, stanchezza cronica;
possono indurre lo specialista a sospettare un problema serio e ad approfondire con colonscopia e biopsia. La calprotectina quindi non fa diagnosi di tumore, ma rappresenta un segnale di allarme da non sottovalutare.
Calprotectina fecale: costo del test
Il costo dell’esame varia in base alla struttura sanitaria:
- In ospedale pubblico con prescrizione medica: ticket di circa 20–30 €;
- In laboratorio privato: da 40 a 70 € a seconda della città e della clinica.
Si tratta quindi di un test accessibile, che può fornire indicazioni molto utili sulla salute dell’intestino.
Preparazione al test della calprotectina fecale
Una delle domande più comuni riguarda la preparazione. In realtà, non sono richieste particolari restrizioni. È comunque consigliabile:
- Non assumere farmaci antinfiammatori (FANS) nei 3–4 giorni precedenti, salvo diversa indicazione del medico;
- Non seguire diete drastiche nei giorni immediatamente precedenti al test;
- Informare il laboratorio se si stanno assumendo antibiotici o terapie particolari.
Quando e come raccogliere le feci
La raccolta delle feci è semplice, ma deve essere fatta in modo corretto per evitare risultati falsati. Ecco come procedere:
- Usare un contenitore sterile apposito, fornito dal laboratorio o acquistabile in farmacia;
- Raccogliere un campione di feci evitando il contatto con urina o acqua;
- Consegnare il contenitore entro poche ore;
- Se necessario, conservare il campione in frigorifero fino a 24 ore.
Non è necessario scegliere un’ora particolare della giornata: la raccolta può essere fatta al primo episodio utile.
Calprotectina fecale alta: quando preoccuparsi
Se la calprotectina risulta alta, è naturale preoccuparsi. In realtà, valori elevati possono avere molte cause, non tutte gravi. Tra le più comuni:
- Malattie infiammatorie croniche intestinali (Crohn, rettocolite ulcerosa);
- Infezioni batteriche o virali intestinali;
- Uso di farmaci antinfiammatori;
- Condizioni temporanee di irritazione intestinale.
Il medico interpreta i risultati insieme ad altri esami e alla sintomatologia, evitando conclusioni affrettate.
Calprotectina alta e stress
Sempre più studi hanno evidenziato che lo stress cronico può peggiorare i sintomi gastrointestinali e talvolta influenzare i valori della calprotectina. Non si tratta di una causa diretta, ma lo stress può amplificare l’infiammazione già presente.
Tecniche di gestione dello stress come meditazione, yoga e attività fisica regolare possono contribuire a migliorare la salute intestinale e, di conseguenza, a stabilizzare i valori.
Conclusioni
La calprotectina fecale è un test prezioso per valutare l’infiammazione intestinale e monitorare la risposta alle terapie. Valori alti non devono essere ignorati, ma interpretati dal medico con attenzione. In presenza di calprotectina altissima, il consulto specialistico diventa imprescindibile per escludere complicazioni serie, incluso il rischio oncologico.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo e divulgativo. Non intendono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra paziente e medico, né costituire una diagnosi o prescrizione. In caso di dubbio, sintomi persistenti o valori anomali della calprotectina, è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante o a uno specialista.
L’autore e il sito declinano ogni responsabilità per un uso improprio delle informazioni riportate.
Test per la Calprotectina: dove acquistarli in farmacia
Oltre all’esame di laboratorio prescritto dal medico, oggi è possibile reperire in farmacia o in parafarmacia diversi kit rapidi per la rilevazione della calprotectina fecale. Questi autotest non sostituiscono in alcun modo la diagnosi medica, ma rappresentano un utile strumento di screening iniziale per valutare la presenza di infiammazione intestinale.
Cosa sapere prima di acquistare
Prima di comprare un test per la calprotectina in farmacia, è bene verificare:
- Che sia un dispositivo medico diagnostico in vitro con marchio CE;
- Se si tratta di un autotest per uso domestico oppure di un kit destinato a uso professionale;
- La sensibilità del test (livelli di rilevazione: basso, medio, alto);
- La presenza di istruzioni chiare e in lingua italiana;
- La disponibilità: non tutti i prodotti sono sempre a scaffale, a volte va fatto un ordine specifico in farmacia.
In caso di risultati anomali, è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante o a un gastroenterologo per approfondire con esami di laboratorio e strumentali. Gli autotest rappresentano infatti uno strumento preliminare, ma non sostituiscono la diagnosi clinica.
Per acquistare test diagnostici (incluso il test della calprotectina fecale) dai canali farmaceutici, visita la pagina dedicata di Openfarma – Diagnostici.