Calze elastiche: quando non indossarle, alternative valide e durata corretta
Le calze elastiche a compressione graduata sono un presidio medico molto utilizzato per migliorare la circolazione sanguigna, prevenire trombosi e ridurre gonfiori e pesantezza alle gambe. Tuttavia, non sempre sono indicate e il loro utilizzo scorretto può risultare inutile o addirittura controproducente.
In questo articolo analizziamo in modo chiaro e approfondito:
- quando non indossare le calze elastiche
- cosa usare come alternativa
- quante ore al giorno vanno tenute
- se le calze elastiche influiscono sulla pressione arteriosa
Quando non indossare le calze elastiche
Nonostante i numerosi benefici, esistono situazioni in cui le calze elastiche non dovrebbero essere indossate senza un parere medico. In alcuni casi, la compressione può peggiorare determinate condizioni cliniche.
È generalmente sconsigliato l’uso delle calze elastiche in presenza di:
- Arteriopatia obliterante periferica grave, perché la compressione può ridurre ulteriormente l’afflusso di sangue arterioso
- Insufficienza cardiaca scompensata, dove l’aumento del ritorno venoso può sovraccaricare il cuore
- Infezioni cutanee, dermatiti o ferite aperte nella zona di applicazione
- Allergia ai materiali delle calze (lattice o fibre sintetiche)
- Neuropatie sensoriali importanti, che impediscono di percepire dolore o compressioni eccessive
Importante: in caso di diabete, problemi vascolari o dolore persistente alle gambe, l’uso delle calze elastiche deve sempre essere valutato da un medico.
Cosa usare al posto delle calze elastiche
Quando le calze elastiche non sono tollerate o risultano controindicate, esistono alternative valide per favorire la circolazione venosa, soprattutto nei casi lievi o preventivi.
Tra le soluzioni più utilizzate troviamo:
- Attività fisica regolare, come camminata, cyclette o nuoto, che stimola il ritorno venoso naturale
- Esercizi di ginnastica vascolare, utili soprattutto per chi lavora molte ore seduto o in piedi
- Elevazione delle gambe per 15–20 minuti al giorno, favorendo il drenaggio dei liquidi
- Massaggi linfodrenanti, manuali o con dispositivi specifici
- Integratori flebotonici (es. diosmina, esperidina, rusco), sempre previo consiglio medico
- Calze a compressione leggera o gambaletti preventivi, meno costrittivi rispetto alle calze terapeutiche
La scelta dell’alternativa dipende dalla gravità del problema circolatorio e dallo stile di vita della persona.
Quante ore al giorno si tengono le calze elastiche
Una delle domande più frequenti riguarda la durata giornaliera dell’utilizzo delle calze elastiche. Non esiste una risposta unica valida per tutti, ma alcune indicazioni generali sono condivise dagli specialisti.
In linea di massima:
- Le calze elastiche si indossano al mattino, appena svegli, quando le gambe sono meno gonfie
- Si tengono per 6–12 ore al giorno, a seconda dell’indicazione medica
- Vanno rimosse la sera prima di coricarsi, salvo diversa prescrizione
In alcuni casi specifici (post-intervento chirurgico, trombosi, lunghi viaggi), il medico può consigliare di tenerle più a lungo o anche durante la notte.
Attenzione: indossare le calze elastiche troppe ore senza necessità non aumenta i benefici e può causare fastidio o irritazioni cutanee.
Le calze elastiche alzano la pressione?
Una preoccupazione comune è se le calze elastiche possano aumentare la pressione arteriosa. La risposta, nella maggior parte dei casi, è no.
Le calze elastiche:
- non aumentano la pressione sanguigna sistemica
- agiscono solo a livello locale e venoso
- favoriscono il ritorno del sangue al cuore senza influire sulla pressione arteriosa generale
Tuttavia, una compressione troppo elevata o non adeguata può causare fastidio, senso di costrizione o formicolii, soprattutto se la calza non è della misura corretta.
Chi soffre di ipertensione può generalmente indossare le calze elastiche, ma è sempre consigliabile scegliere il grado di compressione con il supporto di un professionista sanitario.
Le calze elastiche sono un valido alleato per la salute delle gambe, ma vanno usate con consapevolezza. Conoscere quando evitarle, quali alternative esistono e come utilizzarle correttamente permette di ottenere benefici reali senza rischi inutili.
In caso di dubbi o patologie concomitanti, il consiglio resta sempre lo stesso: rivolgersi al medico o al farmacista specializzato per una scelta personalizzata e sicura.
Le calze elastiche e a compressione graduata sono dispositivi medici fondamentali nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi circolatori. Tuttavia, intorno al loro utilizzo circolano molti dubbi, timori e informazioni imprecise.
In questo articolo approfondiamo in modo chiaro e scientifico:
- le alternative alle calze elastiche
- se le calze a compressione graduata fanno male
- cosa succede quando sono troppo strette
- il rapporto tra calze elastiche e cellulite
- le calze elastiche di ultima generazione
- calze antitrombo ed eparina
- uso delle calze elastiche in estate
- se le calze antitrombo vanno tolte di notte
Alternativa alle calze elastiche
Non tutti riescono a indossare con costanza le calze elastiche. In questi casi, è possibile valutare soluzioni alternative, soprattutto per disturbi circolatori lievi o in fase preventiva.
Le principali alternative includono:
- Movimento regolare: camminare stimola la pompa muscolare del polpaccio
- Esercizi di circolazione per chi sta molte ore seduto o in piedi
- Elevazione degli arti inferiori a fine giornata
- Massaggi linfodrenanti, manuali o meccanici
- Integratori venotonici (diosmina, ippocastano, vite rossa)
È importante chiarire che queste soluzioni non sostituiscono completamente le calze elastiche nei casi clinici più seri, ma possono essere un valido supporto.
Le calze a compressione graduata fanno male?
Se scelte e utilizzate correttamente, le calze a compressione graduata non fanno male. Al contrario, migliorano il ritorno venoso e riducono gonfiore, dolore e senso di pesantezza alle gambe.
I problemi possono insorgere quando:
- la compressione è troppo elevata per il problema da trattare
- la calza non è della misura corretta
- viene indossata in presenza di controindicazioni mediche
In questi casi possono comparire fastidi come formicolio, dolore o arrossamenti, segnali che indicano la necessità di una valutazione specialistica.
Calze elastiche troppo strette: rischi e segnali
Le calze elastiche troppo strette non solo risultano scomode, ma possono essere controproducenti.
I principali segnali di una compressione eccessiva sono:
- segni profondi sulla pelle
- dolore persistente o bruciore
- intorpidimento del piede o della gamba
- gonfiore sopra o sotto il bordo della calza
Una calza corretta deve aderire senza costringere. Per questo è fondamentale la misurazione professionale della gamba.
Le calze a compressione graduata fanno venire la cellulite?
Questo è uno dei falsi miti più diffusi. Le calze elastiche non causano cellulite.
Al contrario:
- migliorano la circolazione sanguigna e linfatica
- riducono la ritenzione idrica
- possono contribuire a un aspetto più uniforme della pelle
La cellulite è una condizione multifattoriale legata a ormoni, genetica e stile di vita, non all’uso delle calze compressive.
Calze elastiche di ultima generazione
Le calze elastiche di ultima generazione hanno rivoluzionato comfort ed estetica rispetto al passato.
Le principali innovazioni includono:
- tessuti traspiranti e termoregolanti
- design simili a normali collant o calze moda
- fibre antibatteriche e antiodore
- maggiore facilità di indossamento
Queste caratteristiche favoriscono l’aderenza alla terapia, migliorando i risultati clinici nel lungo periodo.
Calze antitrombo ed eparina: vanno insieme?
Sì, calze antitrombo ed eparina sono spesso utilizzate insieme, soprattutto in ambito ospedaliero o post-operatorio.
La loro azione combinata:
- riduce il rischio di trombosi venosa profonda
- favorisce il flusso sanguigno
- previene la formazione di coaguli
L’associazione deve sempre essere indicata dal medico, che valuta durata e modalità di utilizzo.
Calze elastiche estive: si possono usare?
Le calze elastiche estive esistono e sono progettate per garantire comfort anche con temperature elevate.
Le versioni estive offrono:
- tessuti più leggeri e traspiranti
- microfibre ad alta ventilazione
- minor sensazione di calore
Sospendere l’uso in estate può peggiorare i sintomi: scegliere il modello giusto fa la differenza.
Le calze antitrombo si tolgono di notte?
Nella maggior parte dei casi, le calze antitrombo NON si tolgono di notte, soprattutto nei pazienti allettati o nel periodo post-chirurgico.
Generalmente:
- si indossano 24 ore su 24
- vengono rimosse solo per igiene o controllo cutaneo
- la sospensione avviene solo su indicazione medica
Nei pazienti autonomi o in fase di recupero, il medico può autorizzare la rimozione notturna.
Le calze elastiche e antitrombo sono strumenti efficaci, sicuri e sempre più evoluti. Informarsi correttamente permette di superare paure infondate e di utilizzarle nel modo più appropriato.
Per ottenere il massimo beneficio, è fondamentale affidarsi a professionisti sanitari qualificati e scegliere prodotti certificati e adatti alle proprie esigenze.


