Levotuss sciroppo 200 ml per terapia sintomatica della tosse secca e stizzosa
Codice articolo: 026752016
Disponibilità: Disponibile
Quantità massima ordinabile: 3
Cos’è Levotuss sciroppo e come agisce
Levotuss è uno sciroppo antitosse indicato per la terapia sintomatica della tosse. Il principio attivo è la levodropropizina, un agente antitosse che agisce riducendo lo stimolo tussigeno senza deprimere il centro respiratorio. Questo garantisce un’azione efficace e sicura, particolarmente utile per chi soffre di tosse secca o irritativa. Lo sciroppo è formulato con eccipienti come saccarosio e aromi naturali per un sapore gradevole, rendendolo adatto anche per i bambini sopra i 2 anni, rispettando sempre la posologia indicata.
Indicazioni per usare Levotuss e quando evitarlo
Levotuss è consigliato per il trattamento della tosse irritativa in adulti e bambini sopra i 2 anni. È controindicato in caso di ipersensibilità alla levodropropizina o agli eccipienti, e nei pazienti con broncorrea e ridotta funzione mucociliare (ad es. sindrome di Kartagener). Evitare l’uso in gravidanza e allattamento per assenza di dati di sicurezza completi. Consultare sempre un medico in presenza di tosse persistente o complicazioni.
Come si usa Levotuss sciroppo: posologia consigliata
Per gli adulti, si consiglia di assumere 10 ml fino a tre volte al giorno, con intervalli di almeno 6 ore. Nei bambini da 10 a 20 kg la dose è 3 ml tre volte al giorno, mentre per 20-30 kg si consigliano 5 ml sempre tre volte al giorno. Il trattamento deve proseguire fino alla scomparsa della tosse, ma non oltre 2 settimane senza consulto medico. Lo sciroppo si assume preferibilmente lontano dai pasti per favorire l’assorbimento.
Effetti collaterali e reazioni avverse di Levotuss
L’uso di Levotuss può causare effetti indesiderati quali nausea, vomito, tachicardia, palpitazioni e reazioni allergiche come orticaria o edema angioneurotico. In rari casi si sono osservati disturbi neurologici e respiratori. La maggior parte degli effetti si risolve sospendendo il trattamento. In presenza di sintomi gravi, è fondamentale consultare immediatamente un medico.
Ingredienti e composizione di Levotuss sciroppo 200 ml
Ogni 100 ml di sciroppo contiene levodropropizina 600 mg. Gli eccipienti principali sono saccarosio, metil-para-idrossibenzoato, propil-para-idrossibenzoato, acido citrico monoidrato, aroma cherry e acqua depurata. Questi garantiscono stabilità, sapore gradevole e conservazione ottimale. È privo di glutine, adatto a chi soffre di celiachia.
Avvertenze importanti per l’uso di Levotuss
Si raccomanda cautela nell’uso in anziani e in pazienti con insufficienza renale grave. Evitare associazioni con altri farmaci sedativi senza controllo medico. Il medicinale contiene saccarosio, quindi attenzione nei pazienti con diabete o intolleranze specifiche. È importante non prolungare il trattamento oltre le due settimane senza indicazione medica. La tosse persistente va sempre valutata da uno specialista per escludere cause sottostanti gravi.
Perché scegliere Levotuss sciroppo per la tosse
Levotuss sciroppo è una soluzione efficace e sicura per il trattamento della tosse irritativa. La levodropropizina agisce senza deprimere il centro respiratorio, riducendo il fastidio e migliorando la qualità della vita. È adatto sia agli adulti che ai bambini sopra i 2 anni, con un profilo di sicurezza consolidato e una composizione ben tollerata. La sua formulazione con aromi naturali lo rende facile da assumere. Scegliere Levotuss significa affidarsi a un prodotto di qualità per lenire la tosse e favorire un recupero rapido e confortevole.
Domande frequenti su Levotuss sciroppo 200 ml
Levotuss può essere usato nei bambini?
Levotuss è indicato per bambini sopra i 2 anni, con dosaggi specifici in base al peso corporeo. Non è raccomandato nei bambini più piccoli.
Quanto dura il trattamento con Levotuss?
Il trattamento dovrebbe durare fino alla scomparsa della tosse, ma non oltre 2 settimane senza consultare il medico.
Levotuss è sicuro in gravidanza?
L’uso in gravidanza e allattamento è controindicato per mancanza di dati certi sulla sicurezza.
Ci sono effetti collaterali comuni?
Possono verificarsi nausea, vomito, palpitazioni e reazioni allergiche. La maggior parte sono lievi e reversibili.
Levotuss può essere assunto con altri farmaci?
In generale è sicuro, ma si consiglia cautela con farmaci sedativi e nei pazienti con insufficienza renale.
Curiosità ed informazioni aggiuntive su Levotuss sciroppo 200 ml
Levotuss contiene levodropropizina, un principio attivo di origine non oppiacea, che agisce specificamente sul riflesso della tosse, evitando gli effetti collaterali tipici degli oppiacei come la sedazione e la dipendenza. Questo rende Levotuss una scelta sicura per il trattamento della tosse secca e irritativa in una vasta gamma di pazienti, inclusi bambini sopra i due anni. La presenza di eccipienti come il saccarosio e gli agenti conservanti permette una conservazione stabile e un sapore gradevole, facilitandone l’assunzione soprattutto nei più piccoli. Inoltre, studi clinici hanno dimostrato che Levotuss non interferisce con gli effetti di altri farmaci comuni per le patologie respiratorie, come corticosteroidi e antibiotici, rendendolo versatile nel contesto di terapie multiple. Il farmaco agisce in modo rapido, aiutando a migliorare la qualità della vita durante episodi di tosse fastidiosa, senza effetti depressivi sul sistema nervoso centrale, ed è un prodotto ampiamente utilizzato e apprezzato in ambito pediatrico e adulto.
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Principi attivi Levotuss 30 Mg/5 Ml Sciroppo 1 Flacone 200 Ml
100 ml di soluzione contengono Principio attivo: levodropropizina 600 mg Eccipienti: saccarosio, metil-para-idrossibenzoato, propil-para-idrossibenzoato Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Saccarosio, metil-para-idrossibenzoato, propil-para-idrossibenzoato, acido citrico monoidrato, sodio idrossido, aroma cherry, acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Terapia sintomatica della tosse
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. La somministrazione del farmaco deve essere evitata nei pazienti con broncorrea e con ridotta funzionalità mucociliare (sindrome di Kartagener, discinesia ciliare). Gravidanza e allattamento (vedere 4.6). Non somministrare a bambini di età inferiore a 2 anni.
Posologia
Nella confezione è annesso un bicchiere dosatore con tacche corrispondenti a 3, 5 e 10 ml. Per aprire la confezione è necessario premere con forza il tappo e ruotare contemporaneamente in senso antiorario. Adulti: 10 ml di sciroppo fino a 3 volte al giorno ad intervalli di almeno 6 ore. Bambini: 10-20 kg 3 ml 3 volte al giorno; 20-30 kg 5 ml 3 volte al giorno. Il trattamento dovrebbe essere continuato fino alla scomparsa della tosse. Tuttavia, se dopo 2 settimane di terapia la tosse dovesse ancora essere presente, è consigliabile interrompere il trattamento e chiedere consiglio al medico. Infatti la tosse è un sintomo e andrebbe studiata e trattata la patologia causale. Popolazione pediatrica Non somministrare a bambini di età inferiore a 2 anni (vedere paragrafo 4.3).
Conservazione
Nessuna precauzione particolare per la conservazione.
Avvertenze
L'osservazione che i profili farmacocinetici della levodropropizina non sono marcatamente alterati nell'anziano suggerisce che correzioni di dose o modifiche degli intervalli tra le somministrazioni possono non essere richiesti nella terza età. In ogni caso, alla luce dell'evidenza che negli anziani la sensibilità a vari farmaci è alterata, speciale cautela dovrebbe essere usata quando levodropropizina è somministrata a pazienti anziani. Si consiglia di usare cautela nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina al di sotto di 35 ml/min).Si consiglia di usare cautela anche in caso di contemporanea assunzione di farmaci sedativi in individui particolarmente sensibili (vedere 4.5). Questo medicinale contiene 4 g di saccarosio per dose (10 ml): i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosiogalattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Da tenere in considerazione per la somministrazione a soggetti affetti da diabete mellito. Il medicinale contiene metil para-idrossibenzoato e propil para-idrossibenzoato, noti per la possibilità di causare orticaria. In generale i para-idrossibenzoati possono causare reazioni ritardate, tipo la dermatite da contatto e raramente reazioni immediate con manifestazione di orticaria e broncospasmo. I farmaci antitosse sono sintomatici e devono essere usati solo in attesa della diagnosi della causa scatenante e/o dell'effetto della terapia della patologia sottostante. In assenza di informazioni sull'effetto dell'assunzione di cibo sull'assorbimento del farmaco, è consigliabile assumere il farmaco lontano dai pasti. Levotuss sciroppo non contiene glutine; pertanto può essere somministrato a pazienti affetti da celiachia.
Interazioni
Gli studi di farmacologia animale hanno dimostrato che levodropropizina non potenzia l'effetto farmacologico di sostanze attive sul sistema nervoso centrale (es. benzodiazepine, alcool, fenitoina, imipramina). Nell'animale il prodotto non modifica l'attività di anticoagulanti orali, quali la warfarina e neppure interferisce sull'azione ipoglicemizzante dell'insulina. Negli studi di farmacologia umana l'associazione con benzodiazepina non modifica il quadro EEG. E' necessario tuttavia usare cautela in caso di contemporanea assunzione di farmaci sedativi in individui particolarmente sensibili (vedere 4.4). Dagli studi clinici non risulta alcuna interazione con farmaci usati nel trattamento di patologie broncopolmonari quali β2-agonisti, metilxantine e derivati, corticosteroidi, antibiotici, mucoregolatori e antistaminici.
Effetti indesiderati
Durante il trattamento con levodropropizina si possono verificare palpitazioni, tachicardia, nausea, vomito, diarrea, eritema. Le reazioni riportate come serie sono orticaria e reazione anafilattica. La maggior parte delle reazioni che si verificano in seguito all’assunzione di levodropropizina sono non gravi e i sintomi si sono risolti con la sospensione della terapia e, in alcuni casi, con trattamento farmacologico specifico. Le reazioni avverse riscontrate (incidenza sconosciuta) sono le seguenti: Patologie dell'occhio Midriasi, cecità bilaterale. Disturbi del sistema immunitario Reazioni allergiche e anafilattoidi, edema palpebrale, edema angioneurotico, orticaria. Disordini psichiatrici Nervosismo, sonnolenza, alterazione della personalità oppure disturbo della personalità. Patologie del sistema nervoso Sincope, capogiro, vertigine, tremori, parestesia, convulsione tonico-clonica e attacco di piccolo male, coma ipoglicemico. Patologie cardiache Palpitazioni, tachicardia, bigeminismo atriale. Patologie vascolari Ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea, tosse, edema del tratto respiratorio. Patologie gastrointestinali Dolore gastrico, dolore addominale, nausea, vomito, diarrea. Patologie epatobiliari Epatite colestatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Orticaria, eritema, esantema, prurito, angioedema, reazioni della cute, glossite e stomatite aftosa. Epidermolisi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Debolezza degli arti inferiori. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Malessere generale, edema generalizzato, astenia. Popolazione pediatrica Èstato segnalato un caso di sonnolenza, ipotonia e vomito in un neonato dopo assunzione di levodropropizina da parte della madre nutrice. I sintomi sono comparsi dopo la poppata e si sono risolti spontaneamente sospendendo per alcune poppate l’allattamento al seno.
Sovradosaggio
Non sono stati segnalati effetti collaterali significativi dopo somministrazione del farmaco fino a 240 mg in somministrazione singola e fino a 120 mg t.i.d. per 8 giorni consecutivi. Sono noti casi di sovradosaggio in bambini di età compresa tra 2 e 4 anni. Si tratta di casi di overdose accidentale tutti risolti senza conseguenze. Nella maggior parte dei casi, i pazienti hanno manifestato dolore addominale e vomito ed in un caso, dopo l’assunzione di 600 mg di levodropropizina, la paziente ha manifestato sonno eccessivo e saturazione d’ossigeno diminuita. In caso di sovradosaggio con evidenti manifestazioni cliniche istituire immediatamente una terapia sintomatica ed applicare le solite misure di emergenza (lavanda gastrica, pasto di carbone attivo, somministrazione parenterale di liquido, ecc.), se del caso.
Gravidanza e allattamento
Gli studi di teratogenesi, riproduzione e fertilità così come quelli peri e post natali non hanno rivelato effetti tossici specifici. Tuttavia, poichè negli studi tossicologici nell'animale alla dose di 24 mg/kg si è osservato un lieve ritardo nell'aumento di peso corporeo e nella crescita e poichè levodropropizina è in grado di superare la barriera placentare nel ratto, l'uso del farmaco è controindicato nelle donne che intendono diventare o sono già gravide poichè la sua sicurezza d'impiego non è documentata (vedere 4.3). Gli studi nel ratto indicano che il farmaco si ritrova nel latte materno fino ad 8 ore dalla somministrazione. Perciò l'uso del farmaco durante l'allattamento è controindicato.