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Acido Tricloroacetico: peeling viso, verruche, usi e rischi
30 set 2025

Acido Tricloroacetico: peeling viso, verruche, usi e rischi

L’acido tricloroacetico (TCA) è una sostanza chimica utilizzata in ambito medico ed estetico per diverse applicazioni. Tra i suoi impieghi più comuni troviamo il peeling viso, la rimozione di verruche e il trattamento di alcune discromie cutanee.

A cosa serve l’acido tricloroacetico

L’acido tricloroacetico è un derivato dell’acido acetico che, grazie al suo potere caustico e cheratolitico, viene impiegato per:

  • Esfoliare in profondità la pelle tramite peeling chimici professionali.
  • Trattare lesioni cutanee benigne come verruche, cheratosi attiniche e macchie senili.
  • Migliorare la texture cutanea riducendo rughe superficiali e segni dell’acne.

Acido tricloroacetico per il peeling viso

Il peeling con acido tricloroacetico è una delle tecniche più apprezzate in dermatologia estetica. Grazie alla sua capacità di penetrare negli strati medi della pelle, il TCA stimola la rigenerazione cellulare e la produzione di collagene.

Benefici principali del peeling TCA:

  • Attenuazione di macchie solari e iperpigmentazioni.
  • Riduzione di cicatrici da acne e rughe sottili.
  • Miglioramento della luminosità e compattezza della pelle.

Uso dell’acido tricloroacetico per le verruche

In dermatologia, il TCA viene impiegato anche per trattare le verruche comuni e genitali. Applicato localmente da un medico, provoca la necrosi del tessuto infetto dal virus HPV, favorendone la caduta.

Vantaggi:

  • Trattamento non chirurgico e relativamente rapido.
  • Può essere ripetuto in più sedute per ottenere risultati ottimali.
  • Indicato per zone delicate dove altre terapie sarebbero invasive.

Nomi commerciali dell’acido tricloroacetico

L’acido tricloroacetico non sempre viene venduto con il nome chimico. In farmacia e in ambito professionale è reperibile in diverse formulazioni e con vari nomi commerciali. In genere si trova in soluzioni al 10%, 20%, 35% o 50%, utilizzate a seconda dell’indicazione terapeutica.

Possibili danni e controindicazioni

Sebbene il TCA sia efficace, un uso scorretto può comportare danni cutanei. Tra i rischi più comuni:

  • Arrossamenti e irritazioni persistenti.
  • Ipocromie o iperpigmentazioni se l’esposizione solare non viene evitata.
  • Ustioni chimiche in caso di concentrazione eccessiva o applicazione scorretta.

Per questo motivo, è fondamentale che i trattamenti con acido tricloroacetico vengano eseguiti da un dermatologo o medico estetico qualificato.

Acido tricloroacetico in crema

In commercio esistono anche creme a base di acido tricloroacetico, formulate a basse concentrazioni per un uso domiciliare. Queste creme non hanno la stessa potenza del peeling professionale, ma possono essere utili per:

  • Uniformare il colorito della pelle.
  • Trattare piccole macchie superficiali.
  • Preparare la pelle a trattamenti più intensivi.

Come usare l’acido tricloroacetico

L’uso dell’acido tricloroacetico varia in base alla concentrazione:

  • Basse concentrazioni (10-15%): adatte a peeling superficiali leggeri.
  • Medie concentrazioni (20-35%): utilizzate in ambito medico per peeling medi.
  • Alte concentrazioni (40-50%): impiegate esclusivamente per lesioni cutanee specifiche come verruche.

È fondamentale non improvvisare con l’automedicazione: l’acido tricloroacetico è un prodotto altamente attivo e potenzialmente pericoloso se usato senza competenza.

L’acido tricloroacetico è un alleato potente per la cura e la bellezza della pelle, ma richiede cautela e l’assistenza di professionisti. Che si tratti di un peeling viso, della rimozione di verruche o di un trattamento estetico mirato, è sempre consigliabile rivolgersi a un dermatologo esperto.

Che cos'è il TCA?

Il termine TCA è l’abbreviazione di Trichloroacetic Acid, ovvero acido tricloroacetico. Si tratta di una sostanza cristallina, solubile in acqua, nota per la sua azione caustica controllata. In medicina e cosmetologia viene diluita in soluzioni di diversa concentrazione a seconda del tipo di trattamento da effettuare.

Grazie alla sua versatilità, il TCA viene impiegato sia in ambito clinico che estetico. È particolarmente apprezzato per la capacità di rinnovare la pelle in profondità, stimolando il turnover cellulare e favorendo la formazione di nuovo collagene.

A cosa serve l’acido tricloroacetico

L’acido tricloroacetico ha diversi campi di applicazione. I principali usi includono:

  • Peeling chimico viso e corpo: elimina cellule morte, riduce macchie e rughe sottili, migliora la luminosità.
  • Trattamento delle verruche: grazie alla sua azione caustica, distrugge il tessuto infetto dal virus HPV.
  • Cicatrici da acne: attenua i segni lasciati dall’acne con applicazioni mirate.
  • Discromie cutanee: aiuta a uniformare il colorito eliminando iperpigmentazioni.

In sintesi, il TCA è utilizzato per rigenerare e ringiovanire la pelle, migliorandone l’aspetto in modo naturale e progressivo.

Come usare l’acido tricloroacetico

L’uso dell’acido tricloroacetico varia in base alla concentrazione della soluzione e alla finalità del trattamento. È fondamentale affidarsi sempre a un professionista, perché si tratta di un acido molto potente che può provocare ustioni se mal utilizzato.

Indicazioni principali per l’uso:

  • Basse concentrazioni (10-15%): peeling superficiali, utili per rinnovare la pelle e migliorare la luminosità.
  • Concentrazioni medie (20-35%): peeling medi per ridurre rughe, cicatrici e macchie più evidenti.
  • Concentrazioni elevate (40-50%): trattamenti specifici per lesioni cutanee come verruche e cheratosi, sempre sotto controllo medico.

Dopo il trattamento è fondamentale proteggere la pelle dal sole con filtri solari ad alta protezione, idratarla costantemente e seguire le indicazioni del dermatologo per evitare complicazioni.

Quali sono gli effetti collaterali dell’acido tricloroacetico?

Nonostante i numerosi benefici, l’uso del TCA comporta anche possibili effetti collaterali. Questi variano a seconda della sensibilità della pelle, della concentrazione utilizzata e della corretta esecuzione del trattamento.

Effetti collaterali più comuni:

  • Rossore e bruciore temporaneo subito dopo l’applicazione.
  • Desquamazione intensa nei giorni successivi al peeling.
  • Alterazioni della pigmentazione (ipercromie o ipocromie) in caso di esposizione solare non protetta.
  • Ustioni e cicatrici se il prodotto viene applicato in modo scorretto o a concentrazioni troppo elevate.

Per minimizzare i rischi è indispensabile che il trattamento venga eseguito in ambiente controllato da personale medico esperto, evitando il fai-da-te con prodotti ad alta concentrazione.

L’acido tricloroacetico (TCA) rappresenta una soluzione efficace per migliorare la salute e l’estetica della pelle. Se utilizzato correttamente, può eliminare imperfezioni, attenuare segni del tempo e ridare luminosità al volto. Tuttavia, va considerato un trattamento da eseguire con cautela e sempre sotto la supervisione di professionisti qualificati.

Disclaimer

Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente informativo e divulgativo. L’acido tricloroacetico (TCA) è una sostanza ad azione caustica che può comportare rischi e danni permanenti se usata in maniera scorretta. I contenuti presenti non sostituiscono in alcun modo il parere, la diagnosi o il trattamento medico professionale.

Prima di intraprendere qualsiasi trattamento estetico o medico con acido tricloroacetico, è fondamentale consultare un dermatologo o un medico qualificato. L’uso improprio di questo acido può causare ustioni chimiche, cicatrici e gravi complicazioni cutanee.

L’autore e il sito declinano ogni responsabilità per danni, reazioni avverse o conseguenze derivanti dall’uso delle informazioni qui riportate. L’applicazione di prodotti a base di TCA deve essere effettuata esclusivamente da personale sanitario esperto.

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