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Allergie comuni: guida pratica a allergia al nichel, allergia al polline e sintomi di allergia ai gatti
13 mag 2025

Allergie comuni: guida pratica a allergia al nichel, allergia al polline e sintomi di allergia ai gatti

Perché parlare di allergia oggi?

L’allergia non è più un tema stagionale: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre il 30 % della popolazione europea manifesta almeno una reazione allergica nel corso della vita. Disturbi cutanei, rinite, prurito o congestione nasale possono compromettere lavoro, studio e vita sociale. In questo articolo approfondiamo tre dei trigger più diffusi:

  • Allergia al nichel – spesso sottovalutata, ma in crescita nei Paesi industrializzati.
  • Allergia al polline – la “febbre da fieno” che ogni primavera colpisce milioni di persone.
  • Sintomi di allergia ai gatti – una sfida per chi ama i felini ma sviluppa reazioni respiratorie o cutanee.

Allergia al nichel: cause, sintomi e alimenti a rischio

L’allergia al nichel è una dermatite da contatto provocata dall’esposizione a metalli contenenti nichel solfato. Colpisce soprattutto donne e soggetti con piercing o lavori a contatto con metalli.

Sintomi tipici

  • Dermatite da contatto (prurito, eritema, vescicole) nelle 24–48 h dopo l’esposizione
  • Eczema cronico nelle zone di sfregamento (orecchie, collo, polsi, addome)
  • Possibili disturbi gastrointestinali se presente sindrome da allergia al nichel sistemica

Fonti comuni di nichel

  • Bigiotteria e piercing non in acciaio chirurgico
  • Bottoni e fibbie metalliche
  • Monete da 1 € e 2 € (con rivestimento contenente nichel)
  • Alimenti ricchi di nichel: cacao, pomodori, legumi, frutta secca

Allergia al polline: quando i fiori fanno starnutire

L’allergia al polline – o rinite allergica stagionale – è dovuta a pollini di graminacee, parietaria, betulla e oleacee. Con i cambiamenti climatici, la stagione pollinica si allunga e i sintomi compaiono prima.

Sintomi più frequenti

  • Starnuti a raffica e prurito nasale
  • Congestione, rinorrea acquosa
  • Lacrimazione e prurito oculare (congiuntivite allergica)
  • In alcuni casi tosse o asma bronchiale

Ridurre l’esposizione: buone pratiche

  • Consultare i bollettini pollinici e limitare attività all’aperto nei picchi
  • Chiudere i finestrini in auto e usare filtri antipolline
  • Lavare viso e capelli la sera per rimuovere i granuli di polline
  • Ricorrere a spray nasali barriera a base di cellulosa micronizzata

Sintomi di allergia ai gatti: convivenza possibile?

I gatti producono una proteina chiamata Fel d 1, principale responsabile di reazioni allergiche. È presente nella saliva e si diffonde nell’ambiente quando il gatto si lecca il pelo.

Sintomi respiratori e cutanei

  • Naso che cola o chiuso, starnuti persistenti
  • Prurito oculare, occhi rossi e gonfi
  • Orticaria o eczema dopo graffi o contatto diretto
  • Possibili crisi d’asma in soggetti predisposti

Strategie di gestione

  • Creare zone “cat-free” in casa, soprattutto camera da letto
  • Usare purificatori d’aria con filtro HEPA
  • Spazzolare l’animale all’aperto e lavare cuscini e tessuti frequentemente
  • Valutare l’immunoterapia specifica (vaccino desensibilizzante) con l’allergologo

Sintomi allergia: quando consultare il medico

Che si tratti di nichel, pollini o animali, i sintomi allergia condividono alcuni segnali di allarme:

  • Reazioni cutanee estese o prurito incontrollabile
  • Difficoltà respiratoria, sibili, senso di costrizione toracica
  • Gonfiore di labbra, lingua o viso (possibile angioedema)
  • Calo di pressione, vertigini o sincope (campanello di anafilassi)

In caso di peggioramento rapido, chiamare immediatamente il 118. Per sintomi moderati ma persistenti, prenotare una visita allergologica o dermatologica e valutare test specifici (prick test, patch test, IgE sieriche).

Conclusioni e take-away

Affrontare un’allergia richiede un mix di diagnosi precisa, prevenzione e – quando necessario – terapia farmacologica o immunoterapia. Ricorda di:

  • Monitorare i tuoi sintomi e annotare possibili trigger su un diario
  • Seguire le indicazioni del medico senza affidarti a diete “fai-da-te”
  • Adottare cambiamenti ambientali mirati (filtri, indumenti ipoallergenici, detergenti delicati)
  • Mantenerti aggiornato su nuove soluzioni, ad esempio antistaminici di II generazione a lunga durata

Con una strategia personalizzata è possibile ridurre significativamente fastidi e complicazioni, godendosi appieno le attività quotidiane.

Perché collegare allergia e dermatite?

Chi soffre di eczema, prurito o eritemi cronici sa che la pelle è lo “specchio” del sistema immunitario. L’infiammazione cutanea, infatti, nasce spesso da una risposta allergica mediata da istamina e citochine. Distinguere una semplice irritazione da una vera dermatite allergica è cruciale per impostare la terapia giusta e, soprattutto, evitare ricadute.

  • Dermatite allergica da contatto: reazione ritardata (Type IV) a metalli, conservanti, cosmetici.
  • Dermatite atopica: predisposizione genetica aggravata da allergeni inalanti (pollini, acari).
  • Dermatite orticarioide: manifestazione immediata mediata da IgE e rilascio massiccio di istamina.

Allergia al nichel sintomi: oltre il contatto cutaneo

Il nichel è fra i sensibilizzanti più diffusi: basta una moneta o un bottone per scatenare eritema, ma in alcuni soggetti sensibili il problema diventa sistemico. Riconoscere per tempo i sintomi dell’allergia al nichel riduce il rischio di cronicizzazione.

Segnali cutanei più comuni

  • Prurito intenso localizzato a lobi, collo, ascelle e addome
  • Vescicole sierose che evolvono in croste
  • Secchezza e desquamazione persistente dopo la fase acuta

Manifestazioni sistemiche da nichel

  • Dolori addominali, gonfiore e diarrea (sindrome da allergia sistemica al nichel)
  • Mal di testa e stanchezza per accumulo metallico nei tessuti

Tip dell’esperto: esegui un patch-test in ospedale prima di iniziare una dieta a basso contenuto di nichel. Solo il 10 % dei positivi cutanei sviluppa sintomi gastrointestinali: restrizioni eccessive possono portare carenze nutrizionali.

Istamina allergia: il mediatore che scatena prurito e orticaria

L’istamina è una molecola-messaggero rilasciata dai mastociti quando il corpo intercetta un allergene. Il picco istaminico spiega gonfiore, rossore e prurito quasi istantanei nelle reazioni immediate.

Alimenti ricchi di istamina o istamino-liberatori

  • Formaggi stagionati (gorgonzola, parmigiano)
  • Conserve di tonno, sgombro e sardine
  • Salumi fermentati e insaccati
  • Pomodori, spinaci, fragole (liberatori endogeni)

Strategie per abbassare la carica istaminica

  • Preferisci cotture espresse: l’istamina aumenta con la maturazione e con la conservazione prolungata
  • Assumi vitamine del gruppo B e quercetina: modulano l’enzima DAO che degrada l’istamina
  • Valuta, con supervisione medica, integratori di diamino-ossidasi (DAO) se soffri di intolleranza istaminica documentata

Sintomi allergia ai pollini: quando naso e pelle “fanno squadra”

I sintomi allergia ai pollini non si fermano alle vie respiratorie: circa il 20 % dei pazienti sviluppa dermatite pollinica, con prurito e rash su viso e collo nei giorni di alta concentrazione pollinica.

Sintomi cardine

  • Starnuti a salve, rinorrea acquosa
  • Congiuntivite con occhi arrossati e lacrimazione
  • Eczema palpebrale e peri-orale in soggetti atopici
  • Possibili flare di dermatite atopica diffusa dopo esposizione a graminacee

Riduci l’esposizione senza rinunciare all’aria aperta

  • Esci al mattino presto o la sera dopo la pioggia, quando la concentrazione di pollini è più bassa
  • Dopo una passeggiata, effettua doccia e shampoo per “lavare via” gli allergeni
  • Applica creme barriera ricche in ceramidi: riducono la penetrazione dei pollini nella pelle
  • Mantieni finestre chiuse nelle ore ventose e usa un purificatore HEPA in camera da letto

Quando sintomi allergia e dermatite richiedono un medico

Anche se molti episodi si risolvono con antistaminici di seconda generazione e creme a base di cortisone leggero, alcuni campanelli di allarme impongono visita specialistica:

  • Orticaria diffusa con edema al volto o alla gola (angioedema)
  • Episodi di orticaria/asma notturna che non risponde ai farmaci OTC
  • Dermatite cronica che porta ispessimento cutaneo (lichenificazione)
  • Sospetto di anafilassi: calo di pressione, respiro sibilante, perdita di coscienza

In questi casi è fondamentale un consulto con allergologo o dermatologo, test mirati (prick, patch, dosaggio IgE specifiche) e, se indicato, immunoterapia personalizzata.

La dermatite allergica è un puzzle multifattoriale in cui nichel, pollini e istamina giocano ruoli distinti ma interconnessi. Un approccio combinato – identificare i trigger, monitorare la dieta, proteggere la barriera cutanea – riduce drasticamente infiammazione e prurito, migliorando la qualità di vita.

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