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Paratormone alto: cosa significa, come abbassarlo e quali sono gli organi bersaglio
17 nov 2025

Paratormone alto: cosa significa, come abbassarlo e quali sono gli organi bersaglio

Il paratormone, conosciuto anche come PTH (Parathyroid Hormone), è un ormone fondamentale per l’equilibrio del calcio nel nostro organismo. Quando i suoi valori risultano elevati, spesso è il segnale che qualcosa nel metabolismo del calcio non sta funzionando come dovrebbe. In questo articolo analizziamo in modo approfondito cosa significa avere il paratormone alto, come si può ridurre, quali organi ne subiscono gli effetti e quali alimenti possono supportare un migliore equilibrio ormonale.

Quando il paratormone è alto, cosa significa?

Il paratormone viene prodotto dalle ghiandole paratiroidi, quattro piccole ghiandole situate dietro la tiroide. Un PTH elevato indica generalmente che il corpo sta cercando di aumentare i livelli di calcio nel sangue. Questo accade perché il paratormone ha il compito di bilanciare calcio e fosforo, e reagisce attivamente quando percepisce un deficit di calcio disponibile.

Le principali cause di PTH alto includono:

  • Iperparatiroidismo primario: una disfunzione delle paratiroidi che producono troppo PTH.
  • Iperparatiroidismo secondario: spesso dovuto a carenza di vitamina D o insufficienza renale.
  • Bassi livelli di calcio (ipocalcemia), che stimolano la secrezione di PTH.
  • Carenza di vitamina D, essenziale per assorbire il calcio a livello intestinale.
  • Malassorbimento intestinale, che impedisce l’assorbimento corretto dei nutrienti.

Avere il paratormone alto non è una malattia, ma il segnale di uno squilibrio metabolico che va compreso e gestito, soprattutto per proteggere ossa e reni nel lungo periodo.

Come si fa ad abbassare il paratormone?

La riduzione del PTH dipende totalmente dalla causa che ha provocato l’aumento. Per questo è fondamentale un approccio medico personalizzato e una valutazione completa dei livelli di calcio, vitamina D e funzionalità renale. Tuttavia, esistono alcune strategie generalmente utili per riportare il PTH verso valori più adeguati.

I metodi più comuni per abbassare il PTH includono:

  • Correggere la carenza di vitamina D: spesso è uno dei motivi principali dell’aumento del PTH. Esporsi al sole e integrare la vitamina D quando necessario può aiutare.
  • Aumentare l’assunzione di calcio sotto controllo medico, in caso di carenza.
  • Trattare eventuali problematiche renali, responsabili dell’iperparatiroidismo secondario.
  • Equilibrare calcio e fosforo nella dieta, evitando eccessi di fosfati (spesso presenti in cibi industriali).
  • Valutare eventuali interventi chirurgici in caso di iperparatiroidismo primario avanzato.

Il PTH non deve essere abbassato “artificialmente”: la soluzione migliore è rimuovere la causa che lo ha fatto aumentare.

Quali sono gli organi bersaglio del paratormone?

Il PTH agisce principalmente su tre organi fondamentali per la regolazione del calcio. Il suo obiettivo è mantenere stabile il livello di calcio nel sangue, soprattutto quando tende ad abbassarsi.

Gli organi bersaglio del paratormone sono:

  • Ossa: il PTH stimola il rilascio di calcio dalle ossa verso il sangue. Un PTH cronicamente alto può indebolire la struttura ossea.
  • Reni: favorisce il riassorbimento del calcio e l’eliminazione del fosforo. Regola anche l'attivazione della vitamina D.
  • Intestino: indirettamente, grazie alla vitamina D attivata, aumenta l’assorbimento del calcio dagli alimenti.

Comprendere su quali organi agisce questo ormone permette di interpretare meglio i suoi valori e prevenire complicanze come osteopenia, osteoporosi e calcoli renali.

Cosa mangiare per abbassare il paratormone?

La dieta può avere un ruolo importante nel supportare l’equilibrio del PTH, soprattutto quando la causa è una carenza di vitamina D o un’insufficienza di calcio. Anche il controllo del fosforo alimentare è fondamentale, perché un eccesso di fosfati può stimolare un aumento del PTH.

Gli alimenti più utili per favorire valori normali di PTH sono:

  • Alimenti ricchi di vitamina D: pesce azzurro, tuorlo d’uovo, latte fortificato, funghi esposti al sole.
  • Cibi ricchi di calcio: yogurt, latte, formaggi freschi, mandorle, cavolo riccio, acqua minerale ad alto contenuto di calcio.
  • Verdure a foglia verde: utili per bilanciare calcio e magnesio, due minerali fondamentali per il metabolismo osseo.
  • Frutta secca come mandorle e noci, che supportano la salute ossea e intestinale.
  • Cibi poveri di fosfati: evitare alimenti industriali, bevande gassate, carni processate e snack confezionati.

Una dieta equilibrata, associata a una corretta esposizione solare e a controlli medici regolari, può contribuire in modo significativo a mantenere il PTH entro valori fisiologici.

Il paratormone alto fa ingrassare?

Non esiste un collegamento diretto e dimostrato tra PTH alto e aumento di peso. Tuttavia, un paratormone elevato può contribuire indirettamente a cambiamenti metabolici che rendono più difficile mantenere il peso forma.

I meccanismi indiretti che possono favorire l’aumento di peso includono:

  • Affaticamento cronico dovuto allo squilibrio del calcio, che riduce l’attività fisica spontanea.
  • Dolori ossei e muscolari che limitano il movimento.
  • Alterazioni del metabolismo del calcio che possono incidere su energia e metabolismo basale.
  • Carenza di vitamina D spesso associata a PTH alto, che aumenta la percezione di stanchezza.

Quindi, il paratormone alto non fa ingrassare direttamente, ma può creare condizioni che rendono più difficile perdere peso.

Paratormone alto: cosa fare

Il primo passo consiste nell’identificare la causa. Il PTH può aumentare per diversi motivi e ogni causa richiede un approccio personalizzato. Non esiste una soluzione unica valida per tutti.

Le principali azioni consigliate sono:

  • Controllare vitamina D, calcio e fosforo: questi valori sono fondamentali per capire il motivo dell’aumento del paratormone.
  • Valutare la funzionalità renale, poiché l’insufficienza renale è una delle cause più frequenti di PTH elevato.
  • Assumere vitamina D sotto controllo medico se risulta bassa.
  • Correggere eventuali carenze di calcio (ma solo dopo indicazione medica).
  • Ridurre eccesso di fosfati presenti in cibi industriali, bevande scure, snack e insaccati.
  • Consultare un endocrinologo per eventuali sospetti di iperparatiroidismo primario.

Agire su questi fattori permette nella maggior parte dei casi di riportare il PTH in range fisiologico senza interventi invasivi.

Paratormone alto: sintomi principali

I sintomi possono essere lievi e poco specifici, oppure più evidenti nei casi di iperparatiroidismo avanzato. Il corpo risente dello squilibrio del calcio e della sovra-stimolazione delle paratiroidi.

I sintomi più comuni includono:

  • Stanchezza persistente e ridotta energia quotidiana.
  • Dolori ossei o articolari, soprattutto a livello di bacino, gambe e schiena.
  • Muscoli deboli o crampi frequenti.
  • Disturbi gastrointestinali come nausea, stitichezza o perdita di appetito.
  • Difficoltà di concentrazione o sensazione di “mente annebbiata”.
  • Pelle secca e disidratazione dovute a variazioni del metabolismo del calcio.

Non tutti manifestano gli stessi sintomi: in molti casi il PTH viene scoperto alterato durante esami di routine.

Il paratormone alto che fastidi porta?

A lungo andare, un PTH elevato può portare fastidi significativi che riguardano ossa, reni e sistema nervoso. Il suo effetto principale è quello di aumentare il calcio nel sangue a scapito delle ossa, provocando una serie di disturbi.

I fastidi più comuni sono:

  • Ossa fragili o tendenza a fratture ripetute.
  • Calcoli renali dovuti all’eccesso di calcio nel sangue.
  • Cefalee ricorrenti o difficoltà cognitive.
  • Disidratazione e aumento della sete.
  • Disturbi del ritmo cardiaco nei casi più seri.

L’identificazione precoce del problema permette di evitare queste complicazioni.

Paratormone alto e tumore

Il PTH alto non significa automaticamente tumore. Tuttavia, in una piccola percentuale di casi, l’iperparatiroidismo primario può essere legato a un adenoma benigno della paratiroide. Si tratta quasi sempre di formazioni benigne e curabili.

I punti fondamentali da ricordare:

  • La maggior parte dei casi è benigna e non collegata a tumori maligni.
  • Si parla quasi sempre di adenoma paratiroideo, non di carcinoma.
  • I tumori maligni delle paratiroidi sono rarissimi.
  • La diagnosi precoce permette interventi risolutivi e minimamente invasivi.

È quindi importante non allarmarsi, ma valutare la situazione con un endocrinologo.

Paratormone alto ed Eutirox

Molte persone che assumono Eutirox si chiedono se possa influire sul paratormone. In realtà, il farmaco non aumenta direttamente il PTH. Tuttavia, alcune condizioni tiroidee possono essere associate a problemi di assorbimento del calcio o della vitamina D, influenzando indirettamente i valori del paratormone.

Punti chiave sul rapporto tra PTH ed Eutirox:

  • Eutirox non altera il PTH in modo diretto.
  • Ipotiroidismo e ipertiroidismo possono influenzare il metabolismo del calcio.
  • In alcuni casi, chi assume Eutirox presenta vitamina D bassa, che aumenta il PTH.

Per questo è utile monitorare regolarmente calcio e vitamina D durante la terapia.

Testimonianze di paratormone alto

Le esperienze di chi ha affrontato un PTH elevato mostrano un quadro molto vario. Alcuni riferiscono stanchezza e dolori diffusi, altri lo scoprono per caso durante controlli di routine. Molti raccontano un netto miglioramento dopo aver corretto la vitamina D o aver trattato un iperparatiroidismo primario.

I punti più ricorrenti nelle testimonianze sono:

  • Miglioramento marcato dopo integrazione di vitamina D controllata dal medico.
  • Riduzione di dolori e stanchezza dopo intervento per adenoma.
  • Calcio e PTH normalizzati dopo modifiche alimentari e riduzione dei fosfati.
  • Maggiore energia dopo miglioramento dei valori di calcio.

La gestione corretta porta spesso benefici concreti nel giro di poche settimane o mesi.

Paratormone alto e calcio normale

Una situazione molto comune è avere PTH alto ma calcio normale. Questo quadro è tipico dell’iperparatiroidismo secondario, spesso causato da carenza di vitamina D o insufficienza renale. In questo caso il PTH aumenta proprio per mantenere il calcio nel sangue in un range stabile.

Le cause più frequenti di PTH alto con calcio normale sono:

  • Vitamina D insufficiente o molto bassa.
  • Diete povere di calcio.
  • Malassorbimento intestinale di calcio e vitamina D.
  • Problemi renali iniziali.

Il trattamento, in questo caso, mira soprattutto a ristabilire i livelli di vitamina D e a riequilibrare l’assunzione di calcio.

Conclusioni

Il paratormone alto è un segnale che non va ignorato, ma interpretato nel suo contesto: livelli di calcio, vitamina D, funzionalità renale e salute delle paratiroidi. Con una corretta diagnosi e un intervento mirato, è possibile riportare in equilibrio il metabolismo del calcio, prevenire fastidi e proteggere ossa e reni nel lungo periodo. L’importante è non improvvisare, ma affidarsi a controlli regolari e a un endocrinologo qualificato.


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